Il passaggio di proprietà di un’auto è un insieme di pratiche burocratiche assolutamente necessarie prima di acquistare un veicolo usato.
Sostanzialmente, tramite il passaggio si registra negli archivi pubblici quello che è il nuovo proprietario del mezzo e questo lo si effettua tramite delle documentazioni tanto importanti quanto assolutamente necessarie.
Tuttavia, moltissime persone vengono frenate dalla volontà di acquistare un’auto a causa della moltitudine di incombenze burocratiche da eseguire, molto spesso perché si ritrovano a dover gestire troppe documentazioni senza sapere le precise modalità per presentarle.
In questo breve articolo, pertanto, descriviamo per filo e per segno come si effettua un passaggio di proprietà chiarendo anche i costi del trapasso e i documenti necessari.
Immergiamoci subito!
Cosa tratteremo
Passaggio di proprietà: modalità di esecuzione e documenti necessari
Innanzitutto, è bene chiarire quali sono i documenti che si deve possedere affinché l’intera procedura fili liscia senza alcun’inconvenienza di sorta.
Una delle primissime documentazioni da presentare è la dichiarazione originale della vendita con firma del venditore, la quale attesta che l’auto esiste e che è appartenuta ad una persona fisica.
Oltre a ciò, è necessaria una fotocopia della carta d’identità e del codice fiscale del compratore, la fotocopia e la carta di circolazione originale del veicolo nonché il modulo TT2119 che richiede l’aggiornamento della carta di circolazione.
I vari passaggi della procedura di passaggio di proprietà
Uno dei primissimi step per il passaggio di proprietà vede la compilazione della dichiarazione di vendita prestampata disponibile sul retro del Documento Unico di Circolazione e di Proprietà del Veicolo (DU), con la conseguente firma del venditore e autenticazione con marca da bollo eseguita da un funzionario comunale o da un notaio.
In seguito a questo step, scatta una scadenza di 60 giorni che parte dalla data di dichiarazione della vendita entro la quale il compratore dovrà ufficializzare la richiesta del passaggio di proprietà mediante un ufficio comunale autorizzato.
Nel caso in cui non si sia in possesso del certificato di proprietà perché smarrito o a causa di altri imprevisti, non basta rivolgersi allo Sportello Telematico dell’Automobilista (STA) ma è necessario recarsi ad un PRA (sede territoriale ACI) in possesso di un atto di vendita con la firma del venditore e con la denuncia di smarrimento o di furto presentata alle forze dell’ordine.
Inoltre, sarà necessario essere in possesso anche del modello NP3C originale e di una sua fotocopia e, infine, l’ultimo step riguarda la procedura di passaggio di proprietà alla motorizzazione, la quale si occuperà di emettere l’aggiornamento della carta di circolazione.
Insomma, la procedura è abbastanza complessa e delicata: pertanto, è fondamentale conoscere tutti i dettagli che la riguardano per muoversi tempestivamente ed evitare di incorrere in ritardi burocratici assolutamente frequenti.
Passaggio di proprietà: il costo
Una componente molto importante dell’intera procedura di passaggio di proprietà è senz’altro la conoscenza del costo complessivo. Innanzitutto, l’autenticazione e la firma del venditore dell’auto passano dalle spese dei diritti di segreteria in Comune, per l’ammontare di 30 o 40€ a seconda dell’ufficio di riferimento.
Tuttavia, se ci si rivolge ad un STA non si dovrà sostenere alcuna spesa, ma la marca da bollo da applicare è comunque possibile solo dietro il pagamento di circa 32€ o di 48€ se effettuata tramite modello NP3C.
L’aggiornamento della carta di circolazione è possibile grazie all’imposta di bollo che si assesta sui 16€, ma la vera grande spesa dell’intera procedura è l’imposta provinciale di trascrizione, altresì nota come IPT. Il costo totale di tale step varia a seconda dei kilowatt del motore dell’auto in questione: fino ad un massimo di 53 kW, l’importo è fisso e si assesta sui 150,81€.
In alternativa, una volta superata la soglia base, si incorre in un pagamento che varia dai 3,51€ ai 4,56€ per ogni kW in eccedenza, tariffa che varia anche in base al territorio provinciale nel quale si effettua il passaggio di proprietà.
Costi passaggio di proprietà: ulteriori info
In merito a ciò, pertanto, ogni provincia potrebbe applicare una sorta di maggiorazione che potrebbe oscillare dal 10 al 30%. Un pagamento extra lo si dovrà sostenere se ci si rivolge ad un’agenzia ACI, la quale imporrà l’imposta di una tariffa di consulenza variabile a seconda dell’ufficio stesso.
Per riassumere, il passaggio di proprietà è una procedura che prevede dei costi pressoché fissi ai quali verranno sommati delle spese variabili a seconda della potenza dell’auto acquistata, delle tariffe di consulenza in base all’agenzia o all’ufficio al quale ci si affida e delle spese di autenticazione delle firme del venditore e dell’acquirente.
Ad ogni modo, conoscere nel dettaglio tutte queste informazioni permette a chiunque voglia acquistare un veicolo di imbattersi nelle necessarie pratiche burocratiche senza alcun timore o ansia!