Il caffè leccese è una bevanda che appartiene alla tradizione salentina; le sue origini, però, non sono del tutto note.
Una tra le versioni più accreditate vuol far risalire tale prelibatezza all’incontro culturale tra la cucina andalusa e quella del nostro Paese.
Le analogie tra il caffè leccese ed il cafè de tiempo valenciano sono davvero sorprendenti. Per questo motivo l’idea che il caffè leccese possa trarre ispirazione da una ricetta iberica non è del tutto peregrina.
Del resto già l’iconografia ottocentesca raccontava che, a Otranto, il caffè veniva servito col ghiaccio. Poi, naturalmente, con il passare del tempo appare più che plausibile che la ricetta originale, che consigliava di servire la bevanda con una bella fetta di limone verde, si sia modificata e adattata ai prodotti tipici del territorio salentino.
Oggi il caffè leccese racconta una storia personale ed è diventato simbolo della cultura gastronomica locale sostituendo il limone con un tipico latte di mandorle. Il risultato finale, in ogni caso, è quello di una piacevolissima bevanda, dissetante e rinfrescante da consumare, davvero, in ogni momento della giornata.
Cosa tratteremo
Il caffè leccese: gli ingredienti
La ricetta tradizionale è piuttosto semplice e riduce la lista della spesa a soli tre ingredienti.
Caffè, ghiaccio e latte di mandorle, in stretto ordine cronologico, sono i protagonisti della bevanda.
Saranno necessarie, quindi, tre tazzine di caffè, nove cubetti di ghiaccio e 120 ml di latte di mandorle per realizzare la bevanda per tre persone.
La ricetta, semplice nella sua esecuzione, piuttosto economica e di rapido svolgimento, non presenta particolari criticità ed è adatta anche a barman meno esperti.
Il caffè leccese: la preparazione
La tradizione non dà indicazioni precise su quale tipologia di caffè utilizzare, ma dice espressamente che esso va preparato con la moka. Niente cialde, quindi, o macchine per il caffè, ma soltanto una buona caffettiera.
Il primo passo da compiere è quello di preparare una quantità di caffè sufficiente per soddisfare tre tazzine e, successivamente, di metterlo in tazza capiente.
Il secondo passo è quello di dividere il ghiaccio disponibile in tre tazzine. Il consiglio è quello di utilizzare cubetti non troppo piccoli, bensì densi e compatti per evitare che essi possano sciogliersi in breve tempo ed annacquare troppo la bevanda.
Il terzo step prevede di aggiungere, in ogni tazzina, il latte di mandorle ancora fresco di frigo.
L’ultimo passaggio prevede che ad ogni tazzina così preparata venga aggiunto il caffè precedentemente preparato.
A questo punto la bevanda è pronta e può essere gustata.
Il caffè leccese: qualche curiosità
Il caffè salentino, in realtà, è disponibile in più versioni. Oltre a quella classica con ghiaccio, infatti, è possibile assaporare quella soffiata, realizzata sparando con la lancia del vapore della macchina per espresso dell’aria calda sul latte di mandorle al fine di farlo montare, e quella shakerata a mano come se fosse un cocktail.
Cambiando gli ingredienti della ricetta tradizionale, infine, è possibile creare nuove ricette sempre più innovative e gourmet. Aggiungendo al caffè succo di limone e rhum, ad esempio, si può creare una bevanda dal sapore intenso e dal profumo inebriante.
Qualunque sia la versione scelta, comunque, il caffè leccese è da sempre una prelibatezza adatta ad ogni momento della giornata ed a ogni circostanza. Da gustare da soli o in compagnia per assaporare un pizzico di Salento nella tazza.