Nel vasto e complicato panorama del fisco italiano, è facile imbattersi nel codice tributo 6032, in quanto lo stesso fa riferimento a una delle imposte più conosciute e versate dai contribuenti: l’IVA.
In questo articolo, parleremo proprio del codice tributo 6032 e del suo collegamento all’imposta sul valore aggiunto, al fine di chiarire – grazie alla consultazione di fonti ufficiali quali l’Agenzia delle Entrate – i dubbi su modalità e tempistica del suo impiego nell’ambito dei vari adempimenti fiscali.
Cosa tratteremo
Cosa si intende per codice tributo 6032?
Il codice tributo 6032 è il codice usato per il versamento trimestrale dell’IVA a debito, con riferimento al secondo trimestre dell’anno, quindi al periodo aprile-giugno. Fa parte della nutrita serie dei codici tributo erariali e regionali previsti dall’Agenzia delle Entrate per il versamento delle imposte tramite il modello F24.
I codici tributo sono consultabili sul sito dell’Agenzia e vengono distinti a seconda del tipo di imposta e del contesto d’uso. Nel caso del codice 6032, il tipo di imposta è, come detto, l’IVA e il contesto d’uso è per l’autoliquidazione, con riferimento al secondo trimestre. I codici tributo usati per gli altri trimestri sono, in ordine: 6031-6033-6034.
L’IVA (Imposta sul Valore Aggiunto) – ricordiamolo – è un’imposta di tipo indiretto, che non grava quindi sulla capacità contributiva del soggetto, ma sul trasferimento di ricchezza che deriva da una cessione di beni o servizi. Si tratta, in effetti, di un’imposta sui consumi che si applica tramite percentuali prefissate – dette aliquote – sul valore di scambio dei beni.
Il consumatore che non può detrarre l’IVA, è di fatto il contribuente su cui resta totalmente a carico l’imposta. Gli altri soggetti – quali imprenditori, liberi professionisti e, in generale, tutti i possessori di partita IVA che non siano sottoposti a regimi particolari – sono invece tenuti a versare periodicamente all’erario quanto incassato come imposta dai propri clienti (IVA a debito), al netto di quanto essi stessi hanno dovuto pagare come IVA ai vari fornitori (IVA a credito).
I versamenti IVA devono avere cadenza mensile o trimestrale, a seconda di specifici requisiti, ed è proprio in occasione di tali versamenti che può entrare in campo il codice tributo 6032.
Versamento trimestrale dell’IVA e codice tributo 6032
Il versamento trimestrale dell’IVA è un’opzione che può essere scelta da chi, nell’anno solare precedente, abbia avuto un volume d’affari non superiore a € 400.000, se lavoratore autonomo o impresa che si occupa di prestazione di servizi, o a € 700.000 per le altre imprese.
A fronte della possibilità di versare trimestralmente l’IVA, è da tenere però in considerazione il fatto che l’erario richiede una maggiorazione dell’1% di quanto dovuto, quale quota interessi.
I versamenti trimestrali devono essere corrisposti entro il giorno 16 del secondo mese successivo alla fine del trimestre di riferimento per quanto riguarda il primo e il terzo trimestre, quindi entro il 16 maggio e il 16 novembre. Nel quarto trimestre la scadenza del versamento viene invece posticipata al 16 marzo, in occasione del conguaglio annuale.
Riguardo infine al versamento IVA del secondo trimestre, che deve essere pagato tramite il modello F24 inserendo il codice tributo 6032, la scadenza prevista è fissata al 20 agosto, grazie alla proroga concessa in occasione del ferragosto e delle chiusure estive.
Quando le date di scadenza dei versamenti coincidono con un sabato o una festività, le stesse vengono posticipate al primo giorno lavorativo successivo.
Per alcune categorie, come i distributori di carburante e gli esercenti attività di servizi al pubblico, la scelta di versare trimestralmente l’imposta, prescinde dal volume d’affari. Per questi soggetti non è previsto nemmeno il versamento dell’interesse all’1%, mentre il pagamento dell’IVA a debito per il quarto trimestre non subisce slittamenti e deve quindi essere effettuato entro il 16 febbraio.
Come usare il codice tributo 6032 per versare l’IVA a debito
Quando l’IVA del trimestre di riferimento risulta a debito per un importo pari o superiore a € 25,82, il contribuente deve provvedere a liquidare e versare la stessa tramite la compilazione – esclusivamente per via telematica – del modello F24. Se l’importo è invece inferiore a € 25,82, lo stesso verrà portato in aumento dell’eventuale debito risultante nel trimestre successivo.
Per versare l’IVA a debito del secondo trimestre bisogna usare il codice tributo 6032, inserendolo nella colonna 1 del modello F24. Nella colonna 3 deve essere riportato l’anno di riferimento, mentre nella colonna 4 si indica l’importo del versamento. Ricordiamo ancora che tale importo dovrà essere corrisposto all’erario entro il 20 agosto successivo.