Il Reishi (nome giapponese), noto anche come Ling Zhi (nome cinese) o Ganoderma Lucidum (nome botanico), è un fungo medicinale di origine cinese, celebrato per secoli in Cina, Giappone e Corea per le sue straordinarie proprietà salutari, tanto da essere soprannominato “fungo dell’immortalità”. Il nome Ganoderma Lucidum deriva dal greco “ganos” che significa luminosità e “derma” che significa pelle, mentre “lucidum” in latino si riferisce alla sua superficie brillante. Le prime menzioni del Reishi risalgono al Shennong Materia Medica del 100 a.C., un antico trattato di farmacologia cinese. Questo fungo ha anche lasciato un’impronta significativa nell’arte cinese, raffigurato in pitture, sculture in giada, mobili e tappeti dal primo imperatore Shing-Hiang della dinastia Ch’in fino alla dinastia Yuan.
Cosa tratteremo
Habitat naturale
Il Reishi cresce spontaneamente nei boschi, preferendo i tronchi di quercia, acero, betulla, frassino e magnolia. Meno frequentemente, può essere trovato su conifere come pino e larice. In Oriente, si trova spesso sugli alberi di prugna. Esistono oltre 250 specie di Ganoderma nel mondo, ma l’utilizzo terapeutico si concentra principalmente sul Ganoderma Lucidum. In passato, la sua rarità lo rendeva accessibile solo ai più abbienti. Tuttavia, dagli anni ’70, la coltivazione artificiale ha permesso di aumentare significativamente la disponibilità del Reishi. Oggi, la maggior parte del Reishi in commercio proviene da coltivazioni controllate, specialmente in Cina e negli Stati Uniti.
Composizione chimica
Il Ganoderma Lucidum contiene circa 400 composti bioattivi. Tra questi, i più importanti sono i triterpenoidi e i polisaccaridi come i betaglucani, noti per le loro proprietà immunomodulanti. Altri componenti includono nucleotidi, nucleosidi come l’adenosina, steroli, acidi grassi, proteine e numerosi minerali come potassio, magnesio, calcio, zinco, ferro, manganese, rame e germanio. Questi composti conferiscono al Reishi una vasta gamma di proprietà terapeutiche, tra cui azioni antimicrobiche, antivirali, antifungine, antinfiammatorie, antistaminiche, antipertensive, ipolipemizzanti , antidiabetiche, antiossidanti, antiaging, anticancro e immunostimolanti.
Usi tradizionali
Il Reishi è stato utilizzato nella medicina tradizionale cinese e giapponese per trattare una varietà di disturbi. Questo fungo è stato impiegato per migliorare la salute del fegato, trattare epatiti croniche, malattie renali, ipertensione, artrite, insonnia, bronchite, asma e ulcere gastriche. In Cina, è stato venerato per millenni come un tonico che promuove la longevità. Le sue proprietà benefiche lo rendono ancora oggi un rimedio popolare per migliorare la salute generale e la qualità della vita. Il Reishi è anche apprezzato per le sue proprietà adattogene, aiutando il corpo a gestire lo stress e mantenere l’equilibrio.
Benefici per la salute
Nella Medicina Tradizionale Cinese, il Ganoderma Lucidum è associato a numerosi effetti positivi. La maggior parte delle evidenze scientifiche proviene da studi in vitro o su animali. Alcuni studi clinici suggeriscono che il Reishi possa essere utile per gestire il diabete di tipo 2, migliorando i livelli di glicemia, emoglobina glicosilata e insulina. Altri studi indicano che il Reishi possa avere effetti positivi sulle malattie cardiovascolari, con miglioramenti nei sintomi di angina, pressione sanguigna e livelli di colesterolo. Sebbene questi risultati siano promettenti, sono necessarie ulteriori ricerche per confermare l’efficacia e la sicurezza del Reishi negli esseri umani. Il fungo è anche noto per le sue proprietà antiossidanti, che possono aiutare a proteggere le cellule dai danni dei radicali liberi.
Reishi e diabete di tipo 2
Uno studio clinico su 71 pazienti con diabete di tipo 2 ha valutato l’efficacia del Reishi. Ai partecipanti sono stati somministrati 1800 mg di estratto di fungo tre volte al giorno, mentre un gruppo di controllo ha ricevuto un placebo. Dopo 12 settimane, i risultati hanno mostrato miglioramenti significativi nei livelli di emoglobina glicosilata (HbA1c), glicemia a digiuno e postprandiale, insulina a digiuno e postprandiale e peptide C, un indicatore della produzione di insulina endogena. Questi risultati suggeriscono che il Reishi potrebbe avere un potenziale nella gestione del diabete, sebbene siano necessarie ulteriori ricerche per confermare questi effetti.
Reishi e malattie cardiovascolari
Un altro studio ha esaminato gli effetti del Reishi su pazienti con malattia coronarica. In uno studio multicentrico, randomizzato e in doppio cieco, 88 pazienti hanno ricevuto l’estratto di Reishi, mentre 82 hanno ricevuto un placebo. Dopo 12 settimane, i pazienti trattati con Reishi hanno mostrato miglioramenti nei sintomi di angina pectoris, palpitazioni e dolori al petto. Inoltre, il loro elettrocardiogramma è migliorato, con anomalie ridotte dal 74% al 55%. Anche i livelli di pressione sanguigna e colesterolo sono diminuiti significativamente nel gruppo trattato con Reishi. L’estratto è risultato ben tollerato, senza effetti avversi degni di nota, suggerendo che il Reishi potrebbe essere un’opzione sicura ed efficace per migliorare la salute cardiovascolare.
Reishi e cancro
Il Reishi è utilizzato da anni in Cina e Giappone come coadiuvante per supportare il sistema immunitario nei pazienti sottoposti a radio o chemioterapia. Studi in vitro hanno dimostrato che il Reishi può inibire la crescita delle cellule tumorali, indurre l’apoptosi (morte cellulare), sopprimere le metastasi e l’angiogenesi, e attivare le citochine del sistema immunitario. Un editoriale pubblicato nel 2019 dal National Cancer Institute degli Stati Uniti ha evidenziato come funghi medicinali, tra cui il Reishi, siano utilizzati da oltre 30 anni nel trattamento di pazienti oncologici in Asia. Studi clinici hanno mostrato che il Reishi può migliorare la risposta immunitaria e la qualità della vita dei pazienti oncologici. Tuttavia, ulteriori ricerche sono necessarie per confermare questi benefici e comprendere meglio i meccanismi d’azione del fungo.
Dosaggio
Il Reishi è disponibile in commercio sotto forma di estratto secco in polvere, capsule o compresse. Il dosaggio suggerito varia generalmente tra 2 e 3 grammi al giorno. Tuttavia, non esiste una base scientifica solida per determinare la dose ottimale per ciascun individuo. È importante consultare un professionista sanitario prima di iniziare l’assunzione di Reishi, specialmente per coloro che assumono altri farmaci o hanno condizioni di salute preesistenti. Un professionista può aiutare a determinare il dosaggio più appropriato e a monitorare eventuali effetti collaterali.
Effetti collaterali e controindicazioni
Il Reishi è generalmente considerato sicuro, ma alcune persone possono sperimentare lievi disturbi gastrici, diarrea o rash cutaneo. Chi assume farmaci antidiabetici, antipertensivi o anticoagulanti dovrebbe consultare un medico prima di usare il Reishi, poiché potrebbe interferire con questi trattamenti. Medline Plus raccomanda prudenza nell’assunzione di questo fungo in combinazione con altri farmaci per evitare potenziali interazioni negative. Nonostante il suo profilo di sicurezza generalmente positivo, è sempre consigliabile monitorare attentamente qualsiasi reazione avversa e interrompere l’uso se si verificano sintomi preoccupanti.