La visura camerale è un documento emesso dalla Camera di Commercio e fornisce tutte le informazioni relative a qualsiasi impresa italiana iscritta al Registro delle Imprese.
La Camera di Commercio è presente in ogni provincia italiana ed è un ente che registra tutte le imprese dei settori artigianato, agricoltura e industria, ed è suo interesse tutelare gli interessi delle imprese iscritte all’interno del suo registro.
La visura camerale è quindi fondamentale per conoscere alcune determinate informazioni riguardo un’impresa e per capirne, ad esempio, l’affidabilità o il grado di rischio di un eventuale affare.
Ha una validità di circa sei mesi dalla data di rilascio e non riguarda né liberi professionisti né associazioni.
Può essere di due tipi: ordinaria o storica.
Cosa tratteremo
Le differenze tra visura camera ordinaria e storica
La visura camerale ordinaria è composta da tutte le informazioni legali dell’impresa, come ad esempio dati anagrafici, data di costituzione, le attività svolte, le cariche amministrative ed eventuali scissioni o fusioni; ci mette dunque a disposizione una sorta di “carta d’identità” dell’azienda di nostro interesse.
La visura storica, invece, comprende tutte le informazioni riguardanti l’impresa dalla data della sua fondazione fino ad oggi, ed è necessaria per avere un quadro completo della situazione aziendale.
La visura camerale è obbligatoria per ogni impresa che scelga di operare in Italia, sia individuale che societaria e permette, a chiunque abbia bisogno, di visionare le informazioni contenute al suo interno.
È un documento importantissimo per molti motivi, infatti rende possibile capire quali sono state le strategie economiche messe in pratica fino a quel momento ed evitare, ad esempio, brutte sorprese su eventuali clienti o fornitori commerciali.
Come si ottiene la visura camerale
Ci sono diversi modi per poter ottenere la visura camerale: recandosi alla Camera di Commercio, collegandosi al sito del Registro delle Imprese (www.registroimprese.it) oppure rivolgendosi agli operatori professionali che hanno accesso ai dati camerali.
Quest’ultimi sono solitamente degli operatori inseriti all’interno di un elenco pubblico, disponibile sul sito di “InfoCamere” alla voce “Distributori”.
Per richiedere la visura camerale sarà necessario rivolgersi ad un uno di questi enti con la denominazione e il codice fiscale dell’impresa di nostro interesse, se si tratta di un’impresa individuale, oppure di una partita IVA per le società di capitali.
Dal momento della richiesta all’emissione della visura solitamente il tempo necessario è molto poco, se non immediato.
Quanto costa richiederla
La visura online è gratuita, mentre quella ordinaria effettuata presso la Camera di Commercio costa:
- 4 euro, per le imprese individuali;
- 4,50 euro, per le società di persone;
- 7 euro, per le società di capitali.
Invece, la visura storica costa:
- 5 euro, per le imprese individuali;
- 5,50 euro, per le società di persone;
- 7 euro, per le società di capitali.
Struttura di una visura camerale
Nelle prime pagine di una visura camerale sono presenti i dati più importanti dell’impresa, come le anagrafiche dei soci, i loro indirizzi di residenza, l’indirizzo della sede legale, l’e-mail certificata e la partita Iva.
Sempre nelle prime pagine è possibile trovare un QR code che, scansionandolo, accerterà la validità del documento.
Continuando la lettura si possono trovare i dati relativi al capitale sociale, al numero dei dipendenti dell’anno in corso ed eventuali trasferimenti di quote, bilanci e statuti.